martedì 15 gennaio 2008

Gennaio 2008. Continua l’inchiesta sul talento

L’Associazione Fondazione Mario Bellavista continua la grande inchiesta sulla creatività e il talento che si arricchisce di nuovi spunti atti a elaborare il profilo della “richiesta di talento” indispensabile nella messa a punto di ogni progetto innovativo. Ecco qui di seguito una serie di citazioni legate all’attualità e alla storia.

“Il talento è rappresentato da quei giovani che riescono a dimostrare di avere le forze, le energie e le capacità di ottenere posizioni di responsabilità, di guidare il Paese e di rinverdire il sistema italiano, soprattutto nel settore artistico e culturale, che è oggi espresso male, ma che un domani potrebbe produrre incredibili soddisfazioni” (Lapo Elkann, imprenditore e dirigente d'azienda).

“Molti lo legano con la creatività (dono di natura). Ma anche tenacia, grinta, pazienza, altruismo non sono forse espressioni di talento quando emergono e diventano il perno di sviluppo della persona, di un mestiere? Il talento è il nostro sogno” (Marco Gasparini, amministratore di Ad-group).

“Il talento vede il mondo con occhi diversi: è curioso di natura, non si spaventa facilmente e affronta le sfide con ottimismo. Innalza la qualità organizzativa spingendo gli altri all'eccellenza. E' un virus contagioso, attira i suoi simili spingendo il sistema alla crescita. Non è facile trovarlo e riconoscerlo subito, ma quando lo identifichi lo vorresti sempre con te” (Sergio Tonfi, Brand Communication & Media Relations Manager Philips ITALY).

“Il talento è una riuscita accordatura, in attesa di un'occasione (riconoscimento), per liberare armonie (realizzare forme). Si presenta come un dono. Vive di passione. Un'ossessione felice” (Mario Canali, artista multimediale).

Il talento nell’era della condivisione
Il talento si adatta alle richieste delle varie epoche e certamente quella che stiamo vivendo sempre di più si connota come l’era della connessione. Su questo particolare aspetto interviene ancora Fabrizio Bellavista: “Certamente in un momento storico simile, in cui si sta passando da un mercato di massa a una massa di mercati (the long tail), la chimica del pensiero talentuoso presenta nuove alchimie: vince chi sintetizza il pensiero creativo con l’innovazione unitamente ad un approccio ‘orientale’ nel saper gestire gli opposti, nel saper surfare tra culture etimologicamente diverse, nel saper, non per ultimo, essere facilitatori del talento altrui all’interno di un team”. In questo contesto è interessante l’intervento di Silvia Aznar, Country Manager Neurona Italia, riguardo l’espressione all’interno delle community: “Non vorrei soffermarmi sulla qualità di un talento o sul processo di formazione specifico. Certamente un social network incide, facendo interagire diverse culture, personalità, estrazioni sociali, imprimendo un’accelerazione temporale. Il talento, molto spesso, resta sconosciuto: nel nostro caso, invece, parlerei di talenti raggiungibili”. Per non allontanarci dal settore delle nuove tecnologie, Giulio Montevecchi di Wekey.it, afferma: “Mi sento di condividere appieno quest’affermazione di R.Todd Stephens: ‘La richiesta, in diminuzione, di professionisti della tecnologia (semplici lavoratori) è inversamente proporzionale alla richiesta, in aumento, del talento nell’IT! Il talento compete su scala globale, mentre il lavoro compete su scala locale’.”.

Quando guardarsi indietro diventa carburante del miglioramento
Ecco una serie di citazioni storiche che mantengono al loro interno tanta attualità da poter essere metabolizzate facilmente e divenire generatrici di nuove visioni:

“Il talento vero è possedere le risposte quando ancora non esistono le domande” (Alessandro Baricco, scrittore).

“Il genio impara solo da se stesso, il talento soprattutto dagli altri” (Arnold Schoenberg, compositore).

“Il talento senza genio è poca cosa. Il genio senza talento è nulla” (Paul Valéry, poeta).

“La creatività è una capacità che si può imparare proprio come si impara a sciare o a giocare a tennis. Da ciò consegue che il talento passa completamente in secondo piano” (Edward De Bono, studioso del pensiero creativo).

“Il talento da solo non può fare lo scrittore. Ci deve essere un uomo dietro al libro” (Ralph Waldo Emerson, scrittore e filosofo).

“Usa il tuo talento, qualunque esso sia. I boschi sarebbero terribilmente silenziosi se cantassero solo gli uccelli che cantano meglio” (Anonimo).

“Come un calcio nel sedere, la forza degli eventi risveglia i talenti sopiti” (Edward Hoagland, scrittore).

“Ognuno ha talento ma è raro trovare il coraggio di seguire il proprio talento fino all'oscuro luogo in cui esso conduce” (Erica Jong, poetessa ed educatrice).

“Non esiste successo che non comporti scelte. Non esiste scelta che non comporti rinuncia. Non esiste successo senza talento per le rinunce” (Camillo Cuneo, artista).

“Il talento non esiste per rimanere inascoltato” (Freddie Mercury, cantante).